Iniziati a Baku in Azerbaigian i lavori della Pre-Cop29
Le riunioni preparatorie per gettare le basi per un esito positivo della Cop29
Baku, 10 ottobre 2024 - Oggi a Baku sono convenuti i leader globali del clima e i funzionari governativi delegati all’apertura della Pre-COP a Baku, in Azerbaigian, per i lavori preparatori della Cop29.
La Pre-Cop è l’ultima pietra miliare nei preparativi dell’Azerbaigian per la Cop29, che sarà un momento chiave nello sforzo globale per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e rafforzare la resilienza agli impatti climatici. Il lavori dovranno fornire una piattaforma per condurre i negoziati sul clima in vista della ventinovesima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, UNFCCC, che si terrà dall’11 al 22 novembre.
Le discussioni pre-Cop si concentreranno sui progressi compiuti sulle priorità chiave prima della Cop29, compresi i finanziamenti per il clima, in particolare il New Collective Quantified Goal, NCQG (ndr: Nuovo Obiettivo Quantificato Collettivo), la mitigazione, l’adattamento e il sostegno alle comunità vulnerabili nelle soluzioni climatiche globali.
Il presidente della Cop29 Mukhtar Babayev ha letto un messaggio del presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev sottolineando l’importanza di concordare un NCQG alla COP29 che “soddisfi le esigenze degli stati in via di sviluppo, meno sviluppati e delle piccole isole in via di sviluppo” e rappresenti un “aumento sostanziale” rispetto all’obiettivo precedente.
Il presidente Aliyev ha sottolineato che il raggiungimento di questo obiettivo richiederà la collaborazione della comunità internazionale. “L’Azerbaigian in qualità di Presidente della Cop29 non può, come nessun altro Stato, prendere decisioni per conto di altri. Il nostro ruolo è quello di fornire la piattaforma per facilitare i negoziati, che crediamo di aver realizzato in modo imparziale. Mentre stiamo entrando nella fase finale dei preparativi per la Cop29, vi invito a impegnarvi in modo costruttivo e in buona fede per il bene dell’umanità.
Sebbene gli Stati abbiano responsabilità comuni ma differenziate, dovrebbero mettere da parte i disaccordi, smettere di incolparsi a vicenda e trovare un terreno comune. Non possiamo permetterci di perdere tempo nel definire chi è colpevole del riscaldamento globale o chi ha causato maggiori danni ambientali”
A sua volta il presidente Babayev, nel suo discorso alla cerimonia di apertura, ha riconosciuto i progressi compiuti, invitando i partecipanti ad agire con urgenza e a utilizzare la riunione pre-COP per gettare le basi per un esito positivo della COP29.
“Non possiamo permetterci di lasciare troppo da decidere al vertice – ha ammonito Babayev - La posta in gioco legata ai punti all’ordine del giorno è molto elevata e lo scopo della pre-COP è preparare il successo della COP29”.
L’Azerbaigian ha identificato come la massima priorità negoziale per la COP29 e il presidente ha esortato i partecipanti alla pre-COP ad assumersi seriamente la responsabilità di identificare un numero in un arco di tempo e proporre soluzioni.
Alla cerimonia di apertura sono intervenuti anche Amina J. Mohammed, vice segretario generale delle Nazioni Unite, Simon Stiell, segretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, il Sultano Al Jaber, presidente della COP28, e l’ambasciatore Nabeel Munir, presidente del Subsidiary Body for Implementation.
Stiell ha espresso l’auspicio che “la COP29 sia una COP abilitante, che fornisca risultati concreti per iniziare a tradurre gli impegni assunti nella dichiarazione conclusiva del 2023 negli Emirati Arabi Uniti in risultati reali e di economia reale”.
Franco Tallarita
Photo UN Climate Change Habib Samadov / Alessandra Bertoni - INES
